Roma, 28/11/2020
Con deliberazione n. 259 del 6 novembre scorso la Giunta capitolina ha approvato il progetto di fornitura in opera di un sistema di
parcheggi per biciclette all’interno di 7 stazioni della metropolitana e delle ferrovie.
Le opere rientrano nel progetto “HUB Multimodali e Mini Hub Bike Parking”, finanziato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale –
Città Metropolitane Italiane (PON Metro) che prevede “interventi per il sostegno alla implementazione e realizzazione di nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva, in coerenza con il Piano di Bacino passeggeri della Provincia di Roma con sviluppo di Hub intermodali all’interno dei nodi di scambio esistenti, sia implementando l’accessibilità in termini di tecnologie di informazione, attrezzaggio e protezione dei percorsi pedonali, automazione dei parcheggi di scambio, che attivando nuovi servizi di mobilità sostenibile quali colonnine elettriche di ricarica, postazioni di bike e car sharing”.
L’intervento approvato, che è il primo di una serie che punterà a dotare tutte le stazioni della metropolitana e ferroviarie di parcheggi protetti per biciclette, interesserà le stazioni di Laurentina, Anagnina, FS Ostiense, Ponte Mammolo, San Paolo Basilica, Arco di Travertino e Sant’Agnese/Annibaliano.
Oltre a questi interventi la sindaca Virginia Raggi annuncia l’avvio del cantiere per 3 km di nuove ciclabili.
“Abbiamo aperto un altro cantiere per aumentare la mappa di ciclabili a Roma. Sono iniziati i lavori su Lungotevere Arnaldo da Brescia all’incrocio con via Luisa di Savoia a due passi da piazza del Popolo – si legge sul sito web del Comune di Roma – la nuova pista proseguirà fino ad arrivare all’altezza di piazza Cardinal Consalvi, nel quartiere Flaminio. Un percorso di 3,3 chilometri a senso unico di marcia che contiamo di completare in poche settimane e che andrà a ricongiungersi con la pista esistente sulla dorsale Tevere. Un’altra opera che va ad aggiungersi al piano straordinario da 150 chilometri ideato per Roma durante l’emergenza coronavirus.”
Si è svolta oggi, 01 luglio, a Roma, negli spazi esterni dell’Arancieria di San Sisto, la consegna del riconoscimento Fiab-ComuniCiclabili a Roma Capitale, alla presenza di Pietro Calabrese, assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, e di Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale.
ComuniCiclabili è un progetto ideato nel 2017 da Fiab – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – per sostenere e accompagnare le amministrazioni locali nelle loro politiche bike-friendly: sono già 127 i comuni italiani ad aver ricevuto l’attestazione di ComuneCiclabile con il relativo punteggio indicato in bike-smile (da 1 a 5) sulla bandiera gialla, simbolo della rete. La bandiera gialla della ciclabilità italiana, che da oggi sventola anche su Roma, non è dunque un premio ma un’attestazione, risultato di verifiche e valutazioni analitiche fatte in ciascuno dei 15 Municipi in cui è divisa la città, secondo le decine di parametri previsti dal progetto in 4 distinte aree: infrastrutture urbane, governance, cicloturismo e comunicazione.
La scientificità e l’autorevolezza del metodo sono attestate anche dal partenariato con l’Università La Sapienza (Centro di ricerca per i trasporti e la logistica) e con l’Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica. In considerazione dell’importanza della Capitale, Fiab ha voluto dedicarle un evento speciale. A breve ComuniCiclabili consegnerà le bandiere gialle anche agli altri comuni italiani entrati in questa edizione 2020 e alle realtà che rinnovano la loro presenza nel circuito, in un’evento che si terrà in Abruzzo, a Pineto (TE), città dove è nata la rete ComuniCiclabili FIAB.
“Roma è molto più di un comune poiché per popolazione ed estensione non è paragonabile a nessun’altra realtà italiana, per di più con una struttura policentrica che la rende di fatto un insieme di città – ha affermato Alessandro Tursi, presidente di Fiab, e vicepresidente di Ecf-European Cyclists’ Federation di cui Fiab e’ membro per l’Italia – Per dare conto di questa complessità le verifiche e le valutazioni sono state fatte su ciascun Municipio, con la collaborazione del coordinamento Fiab Lazio. Come mostra la mappa, se i Municipi fossero comuni a sè, 11 su 15 avrebbero i requisiti minimi per aderire a ComuniCiclabili, seppur con valori differenti”.
Interessante osservare anche le pagelle dove viene sempre riportato il risultato di ciascun ambito di analisi: come già scritto per la Capitale sono state suddivise per Municipi (info-grafica in allegato), in quanto la sola valutazione globale della città con 1 bike smile avrebbe celato la complessità e l’eterogeneità esistente sul territorio.
“Roma Capitale ha avviato un percorso preciso per promuovere la ciclabilità. Il piano straordinario da 150 chilometri di piste transitorie va in questa direzione. È il progetto ciclabile piu’ ambizioso promosso da una città italiana e siamo convinti che creerà una rete importante e strutturata per la Capitale – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese – oggi più che mai è necessario ripensare alla mobilità urbana. In questo periodo di emergenza abbiamo assistito da parte dei cittadini a un cambio drastico nelle proprie abitudini: in tanti hanno scelto nuovi mezzi per gli spostamenti di tutti i giorni. Compito delle Istituzioni è recepire questi bisogni e lavorare a soluzioni di breve, medio e lungo periodo.È ciò che stiamo realizzando: dal Piano urbano della mobilità sostenibile, adottato lo scorso anno, alla promozione dello sharing, fino alla creazione delle ciclabili transitorie. Un cambio di passo è possibile solo grazie a un gioco di squadra fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, una sinergia fondamentale e preziosa.”
Per Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, si tratta di “un traguardo importante quello raggiunto dalla città di Roma, ma è soltanto l’inizio. Dobbiamo, infatti, proseguire determinati verso l’aumento degli spazi per pedoni e ciclisti, in grado di integrare il traffico privato in modo sostenibile”.
Favorire e incrementare la mobilitàin bicicletta significa offrire, in modo rapido ed economico, un’alternativa salutare al trasporto pubblico oggi oltretutto limitato dal distanziamento Covid-19, ma anche sostenere un investimento ad alto ritorno per il futuro: ne beneficiano il traffico, la qualità della vita e dell’aria e anche l’economia urbana a partire dal commercio, come hanno ben compreso Confesercenti e Cna che di recente hanno collaborato con Fiab alla campagna “Spesa quotidiana? Prima la bici”.