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ANAS: PUBBLICATO UN BANDO PER L’ASSEGNAZIONE DI 100 CASE CANTONIERE DA RICONVERTIRE ANCHE PER SERVIZI ALLA MOBILITA’ SOSTENIBILE

di Raffaele Di Marcello

  • Massimo Simonini, AD di Anas: “Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati
  • La regione con più fabbricati disponibili è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12) e Abruzzo (10)

 

Roma, 19 marzo 2021

Anas (Gruppo FS Italiane) continua il suo impegno di valorizzazione e riutilizzo del proprio patrimonio immobiliare pubblicando oggi sulla Gazzetta Ufficiale un bando per l’assegnazione di 100 case cantoniere dislocate su tutto il territorio nazionale.

Questa operazione – spiega l’Amministratore Delegato di Anas, Massimo Simonini si inserisce nell’ottica della riqualificazione, dell’accessibilità e della fruizione degli immobili di proprietà Anas. Attraverso il recupero di questi edifici dal rilevante valore iconico vogliamo promuovere un modello di sviluppo sostenibile in termini ambientali e socio economici per i territori dove sono ubicati, rivitalizzando l’economia locale ed i suoi microsistemi industriali, incentivando un turismo diffuso di qualità, oltre ad offrire all’utenza della strada quanti più servizi possibili, in linea con gli standard comunitari, a sostegno della mobilità e della viabilità, inclusa quella sostenibile. In ultima sintesi restituendo una nuova dimensione a questo patrimonio architettonico che da un secolo testimonia la storia e l’evoluzione del nostro Paese”.

Il bando è realtivo alla “Concessione in uso a terzi per la valorizzazione, riqualificazione e riuso di n. 100 Case Cantoniere mediante iniziative progettuali congruenti con le finalità istituzionali di ANAS S.p.A. ovvero offerta di servizi e/o di assistenza alla mobilità ivi inclusa quella sostenibile” e fa seguito ad una manifestazione di interesse, condotta lo scorso autunno, finalizzata a promuovere richieste di concessione di case cantoniere. Tra le numerose proposte pervenute, oltre un centinaio si sono dimostrate di rilevante valore, con presentazione di progetti non solo rispondenti ai requisiti esposti, ma anche definiti nel complesso e nei particolari, che hanno fatto intendere una reale disposizione all’impegno.

Per quanto riguarda la distribuzione geografica delle case cantoniere interessate dal bando, la regione con più fabbricati richiesti è la Sardegna (30), seguita da Lombardia (12), Abruzzo (10), Toscana e Lazio (entrambe 7). A quota 5 si attestano Puglia, Emilia Romagna, Calabria e Piemonte, mentre con 3 ciascuna Valle d’Aosta e Sicilia. Infine chiudono la lista, Marche, Campania e Veneto con 2 e Liguria ed Umbria con una ciascuna.

Tra i soggetti che hanno depositato le richieste, il 41% è rappresentato da società, il 31% da privati, il 15% da Enti, Amministrazioni pubbliche e protezione civile, l’8% da associazioni e cooperative ed il restante 5% da aziende agricole.

In linea con gli strumenti urbanistici vigenti si prevede di realizzare nelle case cantoniere, sulla base delle proposte imprenditoriali e in funzione della localizzazione e della consistenza, un’attività ricettiva di qualità e funzioni complementari come ristorazione, bar o punti di ristoro, centri informativi e didattici, stazioni per la ricarica dei veicoli elettrici.

Il recupero e la riqualificazione delle case cantioniere è una grande occasione per creare strutture per il cicloturismo, in particolare per quegli immobili che si trovano in prossimità delle ciclovie turistiche di interesse nazionale o regionale o di reti ciclabili territoriali.

Nella trasformazione degli immobili sono previsti dal bando, oltre alla conservazione dei manufatti originari e il loro miglior inserimento nel paesaggio sia da un punto di vista ambientale che percettivo, anche l’utilizzo di materiali compatibili con l’ambiente e con l’architettura storica, e colori coerenti con i caratteri paesaggistici del luogo, garantendo il permanere del colore rosso pompeiano codificato dal MiBACT con il RAL 3001, della targa con l’indicazione della Strada Statale e della chilometrica e dello stemma identificativo di Anas.

Il bando di Anas è in linea con il progetto “Valore Paese Italia”, sviluppato in collaborazione tra Agenzia del Demanio, Difesa Servizi Spa, MiBACT, MIMS, MATTM, Anas, da diversi Comuni e Regioni, Ferrovie dello Stato, Fondazione FS, ICS, IFEL, INVITALIA e il mondo ANCI.

I soggetti interessati dovranno far pervenire le offerte digitali, corredate dalla documentazione richiesta, sul Portale Acquisti ANAS , pena esclusione, entro le ore 12.00 del 15 giugno 2021.

(fonte https://www.stradeanas.it/it – foto Lucio De Marcellis)

In bici dalla stazione all’università. Parte il progetto di RFI e Ministero delle Infrastrutture

Primi passi per la mobilità ciclistica del “nuovo” Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili. Parte il progetto per realizzare piste ciclabili di collegamento tra stazioni ferroviarie e università.

di Raffaele Di Marcello

Andare in bici dalla stazione all’università grazie alla realizzazione o al potenziamento di piste ciclabili e ciclostazioniQuattro milioni di euro, destinati ad aumentare con dei fondi aggiuntivi, per un progetto di mobilità sostenibile del MIMS – partito il 17 marzo 2021 – e promosso insieme a Rete Ferroviaria Italiana e a tutto il Gruppo FS.

LA MOBILITÀ DEI GIOVANI, IL RUOLO DI RFI E DEL GRUPPO FS NELL’INIZIATIVA

È stato anzitutto un lavoro di studio, ricerca e incrocio dei dati quello dell’Osservatorio di Mercato di RFI che ha mappato le 395 sedi universitarie italiane. L’analisi di RFI parte da un assunto confermato dall’Istat: il treno è il primo mezzo di trasporto collettivo utilizzato dagli studenti.

Ma vediamo i numeri. Sono 329 – pari all’83% del totale – le università che hanno almeno una stazione ferroviaria nel raggio di 3 chilometri. Di queste 254 (il 77%) non ha un collegamento ciclabile stazione-università. Considerando che la bicicletta è il mezzo di trasporto preferito dai giovani tra i 18 e i 24 anni, lo studio di RFI dimostra che 188 poli universitari possono essere collegati a 133 stazioni ferroviarie attraverso percorsi ciclopedonali agevoli, pianeggianti o con pendenza media limitata, e di lunghezza minore di 3 chilometri. Va evidenziato che in queste 133 stazioni ogni anno, in epoca pre-covid, partivano o arrivavano 45,6 milioni di viaggiatori per motivi di studio.

L’analisi di RFI ha sicuramente dato una spinta notevole all’iniziativa del MIMS. Ma RFI ha anche un ruolo operativo nel progetto. Attingendo alle risorse del Contratto di programma infatti, realizzerà le aree di sosta delle biciclette vicino alle stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazionevideosorveglianza e segnaletica. Ma anche a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.

LA PRIMA FASE DELL’INIZIATIVA

E’ solo il primo progetto a cui potranno seguire ulteriori interventi con lo stanziamento di fondi aggiuntivi”, ha commentato il Ministro Enrico Giovannini. “Promossa insieme a Rfi, del Gruppo Ferrovie dello Stato, l’iniziativa intende favorire nei centri urbani l’uso delle biciclette come strumento di mobilità sostenibile, garantendo allo stesso tempo adeguati livelli di sicurezza. Si tratta – aggiunge il Ministro – di un segnale nella direzione di un cambio culturale che consentirà ai cittadini di spostarsi con mezzi leggeri riducendo le emissioni inquinanti”.
Le risorse vengono assegnate ai Comuni nei cui territori sono ubicate sedi di Università statali o non statali legalmente riconosciute. I Comuni, individuati su proposta del Ministero dell’Università e della Ricerca, sono stati selezionati tenendo conto di eventuali altri poli di attrazione (turistico, culturale, sportivo, ecc.) che potrebbero essere raggiunti grazie al collegamento attraverso le ciclovie, degli aspetti urbanistici e del Piano urbano della mobilità sostenibile dove adottato.
In questa prima fase, i fondi vengono destinati ai Comuni di Bari, Milano, Napoli, Padova, Palermo, Pisa, Roma. Le amministrazioni comunali, in accordo con le Università, dovranno realizzare i percorsi ciclabili, le ciclostazioni e le infrastrutture per la sicurezza. Sarà inoltre possibile prevedere sistemi di sharing mobility.
Rfi, attingendo alle risorse del Contratto di programma, realizzerà le aree di sosta delle biciclette presso le stazioni attrezzandole con le rastrelliere. Provvederà inoltre a installare impianti di illuminazione, di videosorveglianza e di segnaletica e a dotare le rampe delle scale delle apposite canaline per il trasporto delle bici.
IL COMMENTO DI FIAB
Alessandro Tursi, presidente nazionale FIAB e vicepresidente ECF (European Cyclists’ Federation), commenta “Apprezziamo  la proposta del Ministero e di RFI e, come FIAB, auspichiamo che a questo facciano presto seguito interventi per l’intermodalità completa treno-bicicletta, con l’attrezzamento di tutte le stazioni per facilitare l’accesso delle bici ai binari e ai treni e con l’adeguamento del materiale rotabile in modo da permettere il trasporto di un maggior numero di biciclette sui vagoni“.

Ciclo di Seminari: BIKE & SOCIETY – Anche il Centro Studi FIAB nella rete di ricercatori che studiano il “mondo” della bicicletta

Ciclo di Seminari: BIKE & SOCIETY

Promosso dalla rete di ricercatori:
IRPPS CNR, IBE CNR, Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli, Università di Torino, Università di Siena, Università di Padova, Centro di Ricerche FIAB  

La Cattedra UNESCO, assieme all’Ambasciata Olandese in Italia, Napoli Bike Festival, Federica Web Learning sostengono e promuovono l’iniziativa

La bicicletta sta attraversando una nuova stagione.

La necessità di una transizione ecologica verso modelli di trasporto meno inquinanti, la crescente consapevolezza dell’importanza di intervenire per rendere più vivibili le nostre città, la politica degli incentivi verso le due ruote stanno aprendo, nello scenario della pandemia, inedite prospettive di trasformazione nei modelli di mobilità che tendono a favorire la pratica ciclistica.

Tali mutamenti, tuttavia, come ormai una ampia letteratura scientifica sulle innovazioni può documentare, non si producono in modo automatico o per decreto, devono poter contare su un repertorio di saperi e competenze. Si tratta, infatti, di far crescere la pratica ciclistica, prefigurando nuovi modelli di mobilità e coltivando lo sviluppo di conoscenze tecniche, economiche e sociali. Il nostro paese che ha una lunga e prestigiosa tradizione sportiva nel campo ciclistico, alimentata da una viva passione di molti amatori e praticanti e da una ampia letteratura giornalistica, non può contare, tuttavia, su un campo di studi sufficientemente sviluppato che possa far decollare il ciclismo come pratica diffusa, in particolare in ambito trasportistico e come strumento di mobilità di persone e cose. Vi sono pochi studi in diverse discipline e non si è ancora consolidata quella base conoscitiva di tipo interdisciplinare sulla quale poter fondare i mutamenti annunciati nelle policy.

Facendo leva sul successo della prima conferenza ‘Bike & Society’, organizzata dall’IRPPS CNR e Dipartimento di Scienze Sociali dell’Università di Napoli ‘Federico II’, si è pertanto organizzato un ciclo di seminari finalizzato a promuovere lo sviluppo di una rete di ricerca nazionale su ciclismo e società e ad alimentare le conoscenze su questa area di indagine.

L’obiettivo dei seminari è creare collegamenti tra ricercatori che hanno prodotti significativi risultati scientifici in questo campo o che hanno intenzione di produrne nel prossimo futuro.

Il programma si snoda in 11 incontri, della durata di un’ora, trasmessi in streaming tramite la piattaforma Zoom, allo scopo di favorire il dibattito e il confronto.

Ciascun incontro sarà promosso sulla pagina FB Casa del Welfare, da cui sarà possibile effettuare l’iscrizione gratuita tramite Eventbrite.

Di seguito il calendario degli incontri. Le ultime date in programmazione potrebbero subire variazioni. Si suggerisce di monitorare la pagina FB Casa del Welfare attraverso cui verrà comunicato qualsiasi aggiornamento e/o modifica.

Programma

22 Marzo 2021 ore 16.00-18.00
Gli utenti della strada, identità fluide e in conflitto
Speaker: Maria Cristina Caimotto, Discussant: Paolo Landri

26 Aprile 2021 ore 14.00-17.00
Turismi in bicicletta: casi italiani e prospettive
Speaker: Raffaele Di Marcello, Discussant: Stefano Consiglio

10 Maggio 2021 ore 14.00-17.00
Ciclismo urbano, terzo settore e innovazione sociale
Speakers: Luca Simeone Simona Larghetti, Discussant: da definire

31 Maggio 2021 ore 14.00-17.00
La mobilità ciclistica in Italia. Una prospettiva storica
Speaker: Eleonora Belloni, Discussant:Francesco Pirone

28 Giugno 2021 ore 14.00-17.00
Il ciclismo come pratica sportiva e fisico-motoria in Italia
Speaker: Francesco Pirone, Discussant: Luca Bifulco

16 Settembre 2021 ore 14.00-17.00
‘Bike to school’ ovvero la paziente costruzione di ecologie ciclabili
Speaker Paolo Landri/Graziella Rossini, Discussant: Emiliano Grimaldi

27 Settembre 2021 ore 16.00-18.00
Come nasce l’innovazione nell’industria della bicicletta?Il caso della “gravel bike”
Speaker: Paolo Magaudda, Discussant: Assunta Viteritti

25 Ottobre 2021 ore 16.00-18.00
La mediatizzazione dell’esperienza ciclistica. Il caso delle applicazioni in Realtà Virtuale (VR)
Speaker: Mario Tirino e Lorenzo Di Paola, Discussant: Gino Frezza

29 Novembre 2021 ore16.00-18.00
Practice turn e ciclismo ok
Speaker: Dario Minervini, Discussant: Paolo Landri

Dicembre 2021 ore 16.00-18.00
Le politiche europee per il biking. Mobilità sostenibile e attrattori culturali
Speaker: Marco Navarra, Discussant: da definire

Gennaio 2022 ore 16.00-18.00
Pedalando senza fretta. Una netnografia del ciclismo amatoriale sui social network
Speaker: Mario Tirino e Simona Castellano Discussant: da definire

ComuniCiclabili: il video della cerimonia e la presentazione su Valencia

 

Il video per rivivere la partecipata cerimonia online con cui sono state assegnate le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana che danno ufficialmente il via alla 4^ edizione di FIAB-ComuniCiclabili

Si rende disponibile, a grande richiesta, la Presentazione su Valencia

ComuniCiclabili: assegnate le prime 51 bandiere gialle per il 2021

Sono state consegnate virtualmente questa mattina nell’ambito di una partecipata cerimonia online le prime 51 bandiere gialle 2021 della ciclabilità italiana: entra così nel vivo la  quarta edizione di FIAB-ComuniCiclabili, il riconoscimento della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che valuta e attesta il grado di ciclabilità dei comuni italiani, accompagnandoli in un percorso virtuoso verso politiche bike friendly. L’iniziativa, che fino ad oggi ha coinvolto oltre 140 comuni italiani (che con quasi 9,5 milioni di abitanti rappresentano il 15,64% della popolazione italiana), ha ottenuto per il 2021 il patrocino del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e del Ministero dell’Ambiente.

Il riconoscimento FIAB-ComuniCiclabili attribuisce alle località e ai loro territori un punteggio da 1 a 5 assegnato sulla base di diversi parametri e rappresentato da altrettanti “bike-smile” sulla bandiera.

Per accedere al riconoscimento il comune deve possedere almeno un requisito in tre delle quattro aree di valutazione: uno nell’area “mobilità urbana” (ciclabili urbane /infrastrutture e moderazione traffico e velocità), uno nell’area “governance” (politiche di mobilità urbana e servizi), uno nell’area “comunicazione & promozione”, mentre non è obbligatorio per la valutazione d’accesso il requisito nell’area “cicloturismo”.

Gli ulteriori parametri presenti nel territorio e/o nelle attività dell’amministrazione in relazione ai quattro ambiti di valutazione, contribuiscono alla definizione del punteggio che viene assegnato al ComuneCiclabile.

Il momento di consegna dell’attestazione di ComuneCiclabile 2021 e della comunicazione dei bike-smile attribuiti a ciascun comune (sia per le 5 nuove realtà tra le quali Ancona, sia per gli altri 46 comuni che hanno già rinnovato la loro presenza nella rete a inizio anno), è stato preceduto dall’intervento dell’italiano Giuseppe Grezzi, assessore alla mobilità di Valencia, che ha illustrato i virtuosi progetti messi in campo nella città spagnola, divenuta un modello di metropoli bike-friendly a livello internazionale.

Durante l’evento online, inoltre, è stato siglato un accordo di collaborazione tra FIAB-ComuniCiclabili e ALI-Autonomie Locali Italiane, che prevede un reciproco impegno nella condivisione di dati, metodi e indicatori, per studiare e monitorare al meglio la mobilità ciclistica e il turismo in bicicletta nel nostro Paese, con particolare riferimento alle politiche urbane e di pianificazione territoriale.

“La pandemia ha innescato quella Rivoluzione Bici che nel nostro paese si faceva ancora attendere. La salute è diventata una priorità e la bicicletta rende la vita quotidiana salutare, in più consente anche il distanziamento, indispensabile finché perdurerà l’epidemia. Anche a livello istituzionale c’è una inedita attenzione in tema di mobilità e sviluppo della ciclabilità urbana, come dimostrato dal bonus bici e dalle novità normative varate negli ultimi mesi. L’introduzione nel Codice della Strada di corsie ciclabili, strade ciclabili, case avanzate bici ai semafori, doppio senso ciclabile e strade scolastiche ci avvicinano finalmente ai paesi europei più virtuosi – dichiara Alessandro Tursi, presidente FIAB che aggiunge: – Attraverso l’iniziativa ComuniCiclabili FIAB accompagna le amministrazioni nell’adottare politiche a favore della mobilità in bicicletta, valutando e valorizzando quanto già fatto e, oggi più che mai, le incentiva a fare sempre meglio tenendo in considerazione l’oggettivo cambiamento in atto che vede la bici strumento protagonista del binomio rilancio economico-riconversione verde”.

Le 5 new entry nella rete ComuniCiclabili sono:

  • ANCONA1 bike-smile
  • Camisano Vicentino (VI) – 3 bike-smile
  • Civitanova Marche (MC) – 2 bike-smile
  • Francavilla Fontana (BR)  – 1 bike-smile
  • Sassoferrato (AN) – 1 bike-smile

Tra gli altri 46 comuni già in rete che hanno rinnovato la loro presenza in ComuniCiclabili per il 2021, spiccano ben tredici capoluoghi: Torino, Trento, Arezzo, Bergamo, Bolzano, Ferrara, Grosseto, Parma, Pesaro, Piacenza, Pisa, Verona.

Una menzione particolare a tre ComuniCiclabili che hanno migliorato il loro punteggio: passano da 2 a 3 bike-smile VERONA, Desio (MI) e TORINO, una città, quest’ultima, che ha dimostrato di essere protagonista della “rivoluzione bici” in atto. Oltre ad aver ampliato le zone 30, ha tempestivamente applicato le nuove norme su corsie ciclabili e case avanzate ai semafori e ha introdotto nuovi modelli come i controviali con velocità limitata a 20 km/h.

Tra le buone pratiche messe in campo dai ComuniCiclabili già valutati per l’edizione 2021 si evidenzia, nell’ambito “mobilità urbana”, la capacità di saper cogliere le opportunità delle nuove normative per la realizzazione di corsie ciclabili, doppio senso ciclabile, strade E-bis (urbane ciclabili), case avanzate ai semafori e strade scolastiche, oltre all’ampliamento delle zone 30 per la moderazione del traffico e della velocità. Nell’ambito di valutazione “governance” sono molti i comuni che hanno lavorato agli strumenti di pianificazione di mobilità ciclistica (come PUMS e BICIPLAN) o che, sul fronte strategico della mobilità casa-lavoro, hanno soddisfatto il nuovo parametro di adesione a CIAB (il Club Imprese Amiche della Bicicletta – www.ciab.it) per le aziende del territorio, con conseguente copertura assicurativa per tutti i dipendenti che effettuano spostamenti in bicicletta.

Nell’ambito “comunicazione & promozione” molti comuni hanno usato i propri fondi per offrire incentivi all’acquisto di e-bike o per sviluppare progetti che hanno unito il tema della mobilità ciclistica ad altre tematiche: oltre al più diffuso tema del cicloturismo ci sono state iniziative di bici&salute, bici&cultura, bici&scuola, laboratori di ciclofficina e molto altro.

L’edizione 2021 di FIAB-ComuniCiclabili è ancora in corso. I comuni che desiderano rientrare nella prossima cerimonia di aprile hanno tempo fino a fine febbraio per rinnovare la propria adesione al network anche per quest’anno, o per inviare la loro candidatura ex-novo se si tratta di nuovi territori.

Notizie dai ComuniCiclabili: il Comune di Follonica entra in CIAB

L’Amministrazione comunale di Follonica aderisce, prima in Toscana, al Club delle Imprese Amiche della Bicicletta e punta sulla mobilità elettrica

Il comune di Follonica, già nella rete ComuniCiclabili con una valutazione di due bike smile, ha deciso di aderire a CIAB, il Club delle Imprese Amiche della Bicicletta, associazione promossa da FIAB che mette in rete aziende, enti locali, professionisti, associazioni, cooperative, consorzi, operatori turistici, ed ogni altra tipologia di operatore economico, amministrativo e sociale, che intenda sviluppare attività in favore dell’utilizzo della bicicletta.

Follonica – dichiara l’assessora alla mobilità Mirjam Giorgieri – è il primo comune in Toscana ad aderire a CIAB per sottolineare, una volta di più quanto sia strategico per noi investire su un modello di sviluppo sostenibile che parta dai bisogni delle persone e su esse costruisca un tessuto cittadino condiviso.

Con questa adesione ci impegniamo a promuovere politiche che incentivino l’uso della bicicletta per gli spostamenti casa – lavoro e casa – scuola e a dotare la città di infrastrutture pensate per chi usa mezzi sostenibili, come rastrelliere coperte e ricoveri per i monopattini.

Il primo passo passo lo abbiamo già compiuto: oggi abbiamo deliberato l’acquisto di 4 biciclette elettriche che entreranno a far parte del patrimonio dell’amministrazione comunale e potranno essere utilizzate dai dipendenti del comune e dalla Polizia Municipale per le proprie attività. Grazie all’adesione a CIAB garantiamo a tutti i dipendenti, agli amministratori e ai consiglieri comunali la copertura assicurativa per la responsabilità civile in ogni loro spostamento, in bicicletta, in tutta Europa.  

E questo è solo l’inizio: i prossimi obiettivi sono la redazione del PUMS (Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile), la realizzazione dell’intero tracciato della Ciclovia Tirrenica e la realizzazione di un sistema di bike sharing che possa coinvolgere anche le strutture turistico ricettive.

Spero che l’esempio del comune di Follonica possa essere seguito da altri enti pubblici e da aziende private che vogliano investire con noi per favorire una mobilità più a misura di persona, anche per gli spostamenti casa-lavoro, per i propri dipendenti, e su servizi di mobilità sostenibile per i propri cittadini.

fonte Ufficio Stampa Comune di Follonica

Notizie dai ComuniCiclabili: Trento – nuovi cicloparcheggi prefabbricati modulari (ciclobox)

Favorire l’uso della bicicletta, promuovendo la mobilità urbana sostenibile e garantendo un ricovero coperto e sicuro alle biciclette mediante controllo degli accessi, da gestire in accordo con Trentino Mobilità. È questo l’obiettivo del progetto del Comune di Trento, già nella rete ComuniCiclabili con una valutazione di quattro bike smile, che prevede la realizzazione e la collocazione, in diversi punti della città, di manufatti chiusi, coperti e con accesso sicuro, destinati al ricovero di biciclette.

La localizzazione è prevista sul territorio comunale in punti ritenuti strategici e individuati in via sperimentale, legati alla presenza di parcheggi di attestamento, percorsi ciclabili e punti di scambio intermodale.

I ciclobox, progettati dai tecnici del Servizio Attività Edilizia del Comune, sono costituiti da moduli realizzati in carpenteria metallica, componibili ed assemblabili in diverse configurazioni, per poter assicurare la rispondenza ad esigenze dimensionali e localizzative eterogenee. È previsto possano essere disassemblati, in toto o in parte, e riassemblati con diverse configurazioni, per garantire la maggior flessibilità possibile. La modularità dei ciclobox è garantita dalla standardizzazione degli elementi che lo compongono.

Il numero totale di ciclobox da realizzare è pari a 11 per un totale di circa 160 stalli per biciclette, previsti in 7 localizzazioni:
• parcheggio Monte Baldo n. 3 ciclobox, 48 stalli biciclette
• piazzale Sanseverino n.1 ciclobox, 12 stalli biciclette
• parcheggio via Canestrini n. 2 ciclobox, 26 stalli biciclette
• cavalcavia San Lorenzo n.1 ciclobox, 16 stalli biciclette
• Piedicastello (tra via Papiria, via Verruca e via Brescia) n.2 ciclobox, 26 stalli biciclette
• parcheggio fermata ferroviaria Ospedale Santa Chiara n.1 ciclobox, 16 stalli bici
• via Untervegher n.1 ciclobox, 16 stalli bici

L’opera è inserita nel bilancio 2020 per 530mila euro. La realizzazione è prevista nella primavera del 2021.

ANDARE IN BICI DURANTE LE VACANZE NATALIZIE? DAL GOVERNO APERTURA PER L’ATTIVITÀ SPORTIVA FUORI COMUNE.

di Raffaele Di Marcello

Tempo di vacanze e di nuove restrizioni nel periodo 24 dicembre – 6 gennaio.

Il cosiddetto “decreto Natale” (decreto-legge 18 dicembre 2020, n. 172) ha disposto, per il periodo compreso tra il 24 dicembre 2020 e il 6 gennaio 2021, l’applicazione su tutto il territorio nazionale delle misure previste per:
  • le zone rosse, nei giorni 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020 e 1°, 2, 3, 5 e 6 gennaio 2021;
  • le zone arancioni, nei giorni 28, 29 e 30 dicembre 2020 e 4 gennaio 2021.

Il Governo, sul proprio sito web, ha pubblicato nuove FAQ per spiegare quali attività possono essere svolte in zona rossa e in zona arancione e, in particolare, le modalità per svolgere attività sportiva, compresa quella in bicicletta.

Premesso che, per gli spostamenti, anche in bicicletta, per le attività quotidiane o recarsi a lavoro, devono seguirsi le indicazioni, con le relative limitazioni, previste per i periodi di zona rossa e arancione (munirsi di autocertificazione che attesti la sussistenza delle motivazioni ammesse), per l’attività sportiva c’è un’importante apertura.

Nella “zona rossa“, infatti, è consentito svolgere l’attività sportiva esclusivamente nell’ambito del territorio del proprio Comune, in forma individuale e all’aperto, mantenendo la distanza interpersonale di due metri. È tuttavia possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.

In “zona arancione” è sempre possibile recarsi in un altro Comune, dalle 5 alle 22, per fare attività sportiva in quella località qualora questa non sia disponibile nel proprio Comune (per esempio, nel caso in cui non ci siano campi da tennis). Inoltre è possibile, nello svolgimento di un’attività sportiva che comporti uno spostamento (per esempio la corsa o la bicicletta), entrare in un altro Comune, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva stessa e la destinazione finale coincida con il Comune di partenza.
Si ricorda che, durante lo svolgimento dell’attività sportiva, è sempre necessario mantenere la distanza di almeno 2 metri dalle altre persone.

Quindi via libera allo “sconfinamento” in altri comuni diversi da quello di residenza, purchè al termine dell’attività sportiva si torni alla base, e nel rispetto delle consuete cautele.

Un’opportunità che, però, non va sprecata, evitando le uscite in gruppi numerosi e mantenendo distanziamento e comportamenti atti ad evitare il propragarsi del virus.

Ricordandoci che la bicicletta è anche un mezzo per tenerci in salute, e la salute, nostra e degli altri, è un bene prezioso.

Buon Natale e felice anno nuovo dalla rete ComuniCiclabili. Per il nuovo anno regalatevi, e regalate, l’iscrizione a FIAB e CIAB

da Redazione

Il 2020 sta terminando, con tutto il suo carico di problemi e preoccupazioni, ma anche con nuove conquiste in tema di mobilità sostenibile e utilizzo della bicicletta.

Ci auguriamo un 2021 più sereno e vi invitamo ad iscrivervi, o a rinnovare la vostra iscrizione, a FIAB, per aiutarci a rendere l’Italia un Paese a misura di ciclista (per le modalità di iscrizione clicca QUI). Per il 2021 sono previste nuove iniziative che hanno bisogno anche del vostro sostegno.

Se siete un’azienda, un ente locale, uno studio professionale, un’attività economica, potete aderire a CIAB, il Club che unisce le aziende, gli enti e le attività amiche della bicicletta e dei ciclisti. Per l’adesione cliccare QUI.

I vantaggi di essere soci sono molti ma, soprattutto, lavoreremo tutti insieme per creare un modo a misura di persone, riconquistando gli spazi urbani e favorendo l’attività fisica e la salute di tutti.

Per i Comuni: non dimenticate che è aperta l’adesione a ComuniCiclabili per il 2021. Vi aspettiamo!!!

Felice Natale a tutti e sereno 2021!!!

“Ma che freddo fa? Dai pedala!”: La nuova campagna di FIAB e Società Italiana di Pediatria

di Alessandro Di Stefano

articolo originale su sito FIAB

La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e la SIP – Società Italiana di Pediatria – continuano a lavorare per diffondere le buone pratiche su salute e mobilità tra i più piccoli. Dopo il successo di “A scuola in bici e in salute” a sostegno del bike to school, resta alto il focus sul mantenimento di queste buone abitudini soprattutto nei mesi invernali. “Ma che freddo fa? Dai pedala!” è la nuova iniziativa per sensibilizzare i bambini, i ragazzi e le loro famiglie verso una mobilità più sana e sostenibile.

«La salute è correlata allo stile di vita che, a sua volta, è condizionato da come è organizzata la comunità in cui vive il bambino – ha dichiara Pietro Stella, pediatra di comunità e referente FIAB per il settore bici e salute infanzia – Inquinamento e sedentarietà sono alla base dei problemi di salute dei bambini. La campagna che promuoviamo insieme a SIP incentiva l’uso regolare e in sicurezza della bicicletta, unico mezzo che contrasta contemporaneamente entrambi i fattori di rischio, aiutando i più piccoli ad una consapevolezza verso stili di vita sani e salutari».

La necessità di aumentare gli spostamenti in bicicletta è dettato dalle nuove norme sul distanziamento sociale a bordo dei mezzi pubblici e, soprattutto, dagli allarmanti livelli di inquinamento che interessano il nostro paese. Poche settimane fa la Corte di Giustizia dell’Unione Europea ha condannato Roma per costante violazione della qualità dell’aria. Dal 2008 al 2017 scelte poco coraggiose della politica, nazionale e locale, hanno avuto come conseguenza lo sforamento costante dei valori massimi di PM10 consentiti. La campagna “Ma che freddo fa? Dai pedala!” vuole essere un altro passo concreto per cambiare volto e aria alle città italiane.

«In un momento in cui molte attività sportive di gruppo per bambini e adolescenti sono limitate a causa dei provvedimenti per contrastare la diffusione del virus SARS-CoV-2, è ancora più importante che i ragazzi non siano sedentari, ma facciano attività motoria che, ricordiamo, non significa solo praticare uno sport di squadra – ha commentato Alberto Villani, Presidente della Società Italiana di Pediatria – La bicicletta, nei tragitti casa-scuola di pochi chilometri, è un valido aiuto per contrastare la sedentarietà e una sana alternativa all’auto privata e al trasporto pubblico».

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Socio/a FIAB? Assicurato.I soci FIAB hanno la copertura RC Bici, la responsabilità civile per ogni danno che si causa circolando in bicicletta in qualsiasi paese europeo. É uno dei tanti buoni motivi per diventare socio/a FIAB.

Sei un Ente o una Ditta? Aderisci a CIAB, il Club delle Imprese e degli Enti Amici della Bicicletta.