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Chiude a 136 città la terza edizione di FIAB ComuniCiclabili

Ancora in crescita il progetto della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta che supporta i comuni nello sviluppo della mobilità sostenibile e li valuta con criteri oggettivi e misurabili.

 

Consegnata ieri la bandiera gialla della ciclabilità italiana a nuovi comuni dell’edizione 2020 e alle realtà che hanno rinnovato la loro presenza nella rete, migliorando talvolta il loro punteggio.

Arona (NO), Diano Marina (IM), Forte dei Marmi (LU), Lonigo (VI), Massa Marittima (GR), Piaggine (SA), Roccagloriosa (SA) e Sarego (VI) sono, in ordine alfabetico, le ultime otto nuove città entrate per l’edizione 2020 nella rete ComuniCiclabili, il progetto ideato nel 2017 da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per verificare e valutare il grado di ciclabilità dei territori. Ad oggi sono ben 136 le città italiane su cui sventola la bandiera gialla di ComuneCiclabile: una realtà che, nell’insieme, rappresenta 9,3 milioni di persone, ovvero più del 15% della popolazione italiana.

Le altre new entry del 2020 in FIAB ComuniCiclabili sono state: Roma Capitale (che ha ritirato la bandiera gialla della ciclabilità italiana a inizio luglio e che, in considerazione della estensione territoriale e della struttura policentrica, ha avuto una valutazione specifica per ognuno dei suoi 15 Municipi), Firenze, Arezzo, Desio (MB), Vasto (CH), Merano (BZ), Mira (VE), Valdagno (VI), Santarcangelo (RN), San Salvo (CH) e Breda di Piave (TV), che avevano già ricevuto il riconoscimento a fine 2019.La cerimonia di chiusura dell’edizione 2020 (foto in allegato) con la consegna degli attestati e delle bandiere agli 8 nuovi membri e ai comuni che hanno rinnovato la presenza a questa terza edizione, si è svolta martedì 14 luglio in Abruzzo a Pineto (TE), che era stato il primo comune italiano ad aver aderito a FIAB ComuniCiclabili tre anni fa.

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Obiettivo principale dell’iniziativa ComuniCiclabili è quello di sostenere e accompagnare le amministrazioni locali nelle loro politiche bike-friendly e nell’impegno per lo sviluppo di una mobilità sostenibile. La valutazione del grado ciclabilità della città e del suo territorio avviene attraverso criteri oggettivi e misurabili sulla base di specifici parametri in 4 aree: infrastrutture urbane, cicloturismo, governance e comunicazione & promozione.

L’attestazione di ComuneCiclabile rilasciata da FIAB è affiancata da un punteggio (da 1 il minimo a 5 il massimo) espresso in bike-smile sulla bandiera gialla che è ormai simbolo di ComuniCiclabili.Osservando oggi la mappa di ComuniCiclabili possiamo affermare che c’è stato un incremento di presenze sull’asse Nord-Ovest / Sud-Ovest grazie agli ultimi comuni a vocazione turistica entrati nel circuito, dal Lago Maggiore con Arona alla Liguria con Diano Marina e poi Forte dei Marmi e Massa Marittima in Toscana fino al Cilento con Piaggine e Roccagloriosa, che tende a riequilibrare l’ormai consolidata presenza di ComuniCiclabili nell’asse Est della penisola, dal Friuli Venezia Giulia alla Puglia – commenta Alessandro Tursi, presidente di FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e ideatore del progetto ComuniCiclabili.Tra le ultime new entry merita un plauso la città di Forte dei Marmi con i suoi 4 bike smile sulla bandiera gialla, ma una citazione particolare va anche alle località che negli anni hanno migliorato il loro punteggio grazie allo sviluppo di specifici ulteriori interventi a favore della mobilità ciclistica, proprio come è nello spirito del progetto ComuniCiclabili, che vuole accompagnare e stimolare le amministrazioni in un virtuoso cammino verso lo sviluppo di una mobilità sempre più sostenibile. Passano così da 3 a 4 bike-smile Concordia sulla Secchia (MO), Novellara (RE), Feltre (BL) e Borgarello (PV); mentre passano da 2 a 3 bike-smile i comuni di San Donato Milanese (MI) e Sassuolo (MO).Sul sito www.comuniciclabili.it è possibile consultare le pagelle relative alle valutazioni di tutti i comuni presenti in rete con i punteggi ricevuti nei diversi ambiti di valutazione previsti dal progetto.Tra qualche settimana saranno aperte le candidature da parte dei comuni italiani alla edizione 2021 di FIAB-ComuniCiclabili che, a ulteriore conferma dell’autorevolezza del progetto, ha già ricevuto per la nuova edizione il patrocino del MIT – Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.Nella foto (in allegato) i rappresentanti dei ComuniCiclabili 2020 al termine della cerimonia di consegna dell’attestato e della bandiera gialla che svela il punteggio ricevuto.

Per le otto ultime new entry i punteggi sono:

  • Arona (NO) – 2 bike-smile

  • Diano Marina (IM) – 1 bike-smile

  • Forte dei Marmi (LU) – 4 bike-smile

  • Lonigo (VI) – 2 bike-smile

  • Massa Marittima (GR) – 1 bike-smile

  • Piaggine (SA) – 1 bike-smile

  • Roccagloriosa (SA) – 1 bike-smile

  • Sarego (VI) – 2 bike-smile

Il 14 luglio cerimonia di consegna delle valutazioni della terza edizione di ComuniCiclabili FIAB

Martedì 14 luglio 2020, dalle ore 17.45, nel Giardino della Torre del Cerrano a Pineto  (TE), si terrà la cerimonia di consegna degli attestati di valutazione della terza edizione di ComuniCiclabili.
Dopo l’ingresso di Roma nella rete, con una cerimonia dedicata tenutasi il primo luglio nella Capitale, altri Comuni entreranno nel circuito delle amministrazioni che vogliono mettersi in gioco per migliorare le loro azioni e i loro programmi nell’ottica della mobilità sostenibile, ciclistica in particolare.
Su questo sito web verrà pubblicato, dal 14 luglio, l’elenco dei Comuni aderenti con le rispettive valutazioni.
Il programma della giornata:
Saluti iniziali
Marco Marsilio, Presidente Regione Abruzzo
Diego Di Bonaventura, Presidente Provincia di Teramo
Robert Verrocchio, Sindaco di Pineto
Intervengono:
Alessandro Tursi, Presidente FIAB-Federazione Italiana Ambiente
Giancarlo Odoardi, Coordinatore regionale FIAB Abruzzo e Molise
Durante l’incontro sarà reso noto il punteggio in bike smile assegnato a ciascun comune, sia esso una new entry in FIAB-ComuniCiclabili o un rinnovo da precedenti edizioni.

Roma entra in ComuniCiclabili FIAB

Si è svolta oggi, 01 luglio, a Roma, negli spazi esterni dell’Arancieria di San Sisto, la consegna del riconoscimento Fiab-ComuniCiclabili a Roma Capitale, alla presenza di Pietro Calabrese, assessore alla Città in movimento di Roma Capitale, e di Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale.

ComuniCiclabili è un progetto ideato nel 2017 da Fiab – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta – per sostenere e accompagnare le amministrazioni locali nelle loro politiche bike-friendly: sono già 127 i comuni italiani ad aver ricevuto l’attestazione di ComuneCiclabile con il relativo punteggio indicato in bike-smile (da 1 a 5) sulla bandiera gialla, simbolo della rete. La bandiera gialla della ciclabilità italiana, che da oggi sventola anche su Roma, non è dunque un premio ma un’attestazione, risultato di verifiche e valutazioni analitiche fatte in ciascuno dei 15 Municipi in cui è divisa la città, secondo le decine di parametri previsti dal progetto in 4 distinte aree: infrastrutture urbane, governance, cicloturismo e comunicazione.

La scientificità e l’autorevolezza del metodo sono attestate anche dal partenariato con l’Università La Sapienza (Centro di ricerca per i trasporti e la logistica) e con l’Inu-Istituto Nazionale di Urbanistica. In considerazione dell’importanza della Capitale, Fiab ha voluto dedicarle un evento speciale. A breve ComuniCiclabili consegnerà le bandiere gialle anche agli altri comuni italiani entrati in questa edizione 2020 e alle realtà che rinnovano la loro presenza nel circuito, in un’evento che si terrà in Abruzzo, a Pineto (TE), città dove è nata la rete ComuniCiclabili FIAB.

Roma è molto più di un comune poiché per popolazione ed estensione non  è paragonabile a nessun’altra realtà italiana, per di più con una struttura policentrica che la rende di fatto un insieme di città – ha affermato Alessandro Tursi, presidente di Fiab, e vicepresidente di Ecf-European Cyclists’ Federation di cui Fiab e’ membro per l’Italia – Per dare conto di questa complessità le verifiche e le valutazioni sono state fatte su ciascun Municipio, con la collaborazione del coordinamento Fiab Lazio. Come mostra la mappa, se i Municipi fossero comuni a sè, 11 su 15 avrebbero i requisiti minimi per aderire a ComuniCiclabili, seppur con valori differenti”.

Interessante osservare anche le pagelle dove viene sempre riportato il risultato di ciascun ambito di analisi: come già scritto per la Capitale sono state suddivise per Municipi (info-grafica in allegato), in quanto la sola valutazione globale della città con 1 bike smile avrebbe celato la complessità e l’eterogeneità esistente sul territorio.

Roma Capitale ha avviato un percorso preciso per promuovere la ciclabilità. Il piano straordinario da 150 chilometri di piste transitorie va in questa direzione. È il progetto ciclabile piu’ ambizioso promosso da una città italiana e siamo convinti che creerà una rete importante e strutturata per la Capitale – ha dichiarato l’assessore alla Città in Movimento di Roma Capitale, Pietro Calabrese – oggi più che mai è necessario ripensare alla mobilità urbana. In questo periodo di emergenza abbiamo assistito da parte dei cittadini a un cambio drastico nelle proprie abitudini: in tanti hanno scelto nuovi mezzi per gli spostamenti di tutti i giorni. Compito delle Istituzioni è recepire questi bisogni e lavorare a soluzioni di breve, medio e lungo periodo.È ciò che stiamo realizzando: dal Piano urbano della mobilità sostenibile, adottato lo scorso anno, alla promozione dello sharing, fino alla creazione delle ciclabili transitorie. Un cambio di passo è possibile solo grazie a un gioco di squadra fra la Pubblica Amministrazione e i cittadini, una sinergia fondamentale e preziosa.

Per Enrico Stefano, presidente della commissione Mobilità di Roma Capitale, si tratta di  “un traguardo importante quello raggiunto dalla città di Roma, ma è soltanto l’inizio. Dobbiamo, infatti, proseguire determinati verso l’aumento degli spazi per pedoni e ciclisti, in grado di integrare il traffico privato in modo sostenibile”.

Favorire e incrementare la mobilitàin bicicletta significa offrire, in modo rapido ed economico, un’alternativa salutare al trasporto pubblico oggi oltretutto limitato dal distanziamento Covid-19, ma anche sostenere un investimento ad alto ritorno per il futuro: ne beneficiano il traffico, la qualità della vita e dell’aria e anche l’economia urbana a partire dal commercio, come hanno ben compreso Confesercenti e Cna che di recente hanno collaborato con Fiab alla campagna “Spesa quotidiana? Prima la bici”.

FIAB_ComuniCiclabili_INFOGRAFICA_RomaCapitale

FIAB_ComuniCiclabili_PAGELLE_RomaCapitale_e_Municipi

Spesa quotidiana? Prima la bici! La campagna di FIAB con Confesercenti e CNA

Nuovo messaggio per la campagna #PrimaLaBici! promossa da FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta per incentivare gli spostamenti quotidiani in bici, il mezzo più sicuro e sostenibile per se stessi e per gli altri, in grado di garantire in modo naturale il distanziamento e la salute individuale e collettiva.

Dopo aver sostenuto la graduale ripresa delle attività lavorative invitando a praticare il bike-to-work con il messaggio CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI!, oggi FIAB, insieme a Confesercenti e CNA, lancia la campagna SPESA QUOTIDIANA? PRIMA LA BICI!: un invito a scegliere di spostarsi sulle due ruote anche per gli acquisti di tutti i giorni nei negozi di prossimità e riscoprire il commercio di vicinato.

È anche un appello congiunto agli amministratori locali ad accogliere e favorire in ogni modo le richieste che vengono, e sempre più verranno, da parte di esercenti e artigiani per riqualificare e valorizzare lo spazio urbano con parcheggi bici sicuri sul suolo pubblico stradale. Un modo per incentivare i clienti in bici, purché ovviamente le rastrelliere siano sicure, ovvero che permettano di legare il telaio e non solo la ruota.

“L’emergenza Covid-19 sta portando profondi ripensamenti, anche nel modo di sentire e vivere la città e gli spazi urbani nel quotidiano – sostiene Alessandro Tursi, Presidente di FIAB e Vicepresidente di ECF European Cyclists Federation, di cui FIAB fa parte. – Le nostre città e i centri storici devono tornare a essere patrimonio delle persone, dove negozi e botteghe rappresentano l’anima di un contesto vivo e autentico. Sono proprio i ciclisti urbani, sempre più numerosi, i clienti ideali, poiché preferiscono fare acquisti ogni giorno nei negozi vicino a casa, soprattutto se questi offrono varietà e qualità di prodotti”.

“Mobilità sostenibile e commercio di vicinato sono un connubio vincente, che può dare un grande contributo alla vivibilità delle nostre città”, dichiara la Presidente di Confesercenti Patrizia De Luise. “La rete dei negozi e delle attività urbane offre il contesto ideale per incentivare lo shopping in bicicletta. Una modalità di consumo intelligente ed ecologica, che può diventare un elemento chiave nella lotta all’inquinamento e nel recupero del tessuto di botteghe e negozi che rende attraenti le nostre città per turisti e residenti”.

“Il SISTEMA CNA, in tutti i suoi livelli, è intervenuto a supporto di tutte quelle imprese che sono la parte fondante del sistema economico produttivo del nostro Paese. Abbiamo capito la necessità della nostra azione di rappresentanza e di vicinanza, nei confronti degli imprenditori dal punto di vista economico, organizzativo, sociale, psicologico e tecnologico – sostiene Armando Prunecchi, Direttore Divisione Organizzazione e Sviluppo del Sistema di CNA. – Il Covid-19 ha evidenziato l’importanza e la necessità della riscoperta di un modo diverso di relazione, di acquisto e di consumo. Valorizzando un’economia di prossimità, ovvero delle attività artigianali di produzione e di servizi alle persone e riparazione di beni e cose, del commercio di vicinato, imprese e imprenditori che, nelle settimane di lockdown, hanno dimostrato di poter offrire ai cittadini una nuova opportunità e come tutto si regge in piedi se la filiera mantiene capacità di domanda e di offerta”.

Albergabici: la rete delle strutture ricettive “amiche della bicicletta”… e dei ciclisti

Albergabici è il “club di prodotto” di FIAB – Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta –  che racchiude numerose strutture ricettive italiane (alberghi, agriturismi, bed & breakfast, ostelli, ecc.) attrezzate per rispondere alle esigenze dei cicloturisti,  che vogliono farsi conoscere nel mondo degli appassionati di bici come destinazione perfetta per soggiorni e vacanze su due ruote.

Dal 2003 Albergabici mette in contatto i cicloturisti con le strutture ricettive ideali per i viaggiatori in bicicletta, con il preciso obiettivo di agevolare lo sviluppo del cicloturismo nel nostro Paese e aumentare il numero di chi si orienta verso una vacanza attiva, pulita e salutare in sella alla propria bici.

Il cicloturismo è una realtà in costante crescita in tutta Europa, e  in Italia (dati 2012) ha mosso un indotto di oltre 2 miliardi di euro e, in tutta Europa, di 44 miliardi, dato superiore a quello prodotto del settore delle crociere che si ferma a 39,4 miliardi.  Nel 2019 è stato calcolato che l’indotto derivante dal turismo in bicicletta, solo in Italia, è stato pari a 7,6 miliardi di euro.

Da considerare, inoltre, le ricadute sul territorio: il cicloturista spende il 40% in più della media dei turisti di massa, cerca le soluzioni che lo portano vicino alle emozioni e non per forza le più economiche e spende capillarmente ovunque si trovi alimentando la piccola economia locale.

A conferma di ciò i dati di uno studio Eurovelo, secondo il quale ogni km di ciclabile – inserito in una valida rete cicloturistica – costa tra 30 e 300 mila euro e produce un indotto medio di 110.000 euro all’anno, che ricade in buona parte sulle strutture ricettive e di accoglienza.

A supporto di questa tipologia di turismo, legata a territorio, destagionalizzata e particolarmente adatta ad affrontare il periodo in cui ci troviamo, dove la pandemia da Covid-19 necessita di nuovi approcci all’esperienza tuirstica, FIAB rilancia il suo “club di prodotto”, che analogamente a marchi europei, nazionali e locali, si rivolge a tutte le strutture ricettive bike-friendly, o che desiderano diventarlo grazie all’aiuto della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, interessate ad entrare nel circuito e a intercettare il target dei cicloturisti.

Pregio di Albergabici, rispetto a marchi simili, è il supporto della rete FIAB e la visibilità di livello nazionale e internazionale.

Tre i requisiti minimi per poter essere ammessi nella rete: accettare pernottamenti anche di una sola notte (escluso agosto); disporre di un posto chiuso e sicuro per le bici e attrezzi per la manutenzione di base; garantire ai propri ospiti una prima colazione sostanziosa con alimenti adatti ai ciclisti.

Due invece le formule di affiliazione al circuito, con differenti livelli di visibilità e, in ogni caso, la presenza della struttura sul portale Albergabici.it  fino al 31 ottobre 2021, con una pagina descrittiva corredata da galleria fotografica.

La formula più completa è la “PLUS”, con un costo annuale di € 99, IVA inclusa, per il periodo 1° novembre 2020 / 31 ottobre 2021. Chi aderisce nei prossimi mesi (entro il 31 ottobre) beneficerà di due vantaggi esclusivi: quello di essere inseriti con un proprio spazio nel catalogo Albergabici 2021 “Scopri l’Italia in bicicletta” (distribuito in 30.000 copie direttamente a casa dei soci FIAB e in occasione di fiere e iniziative del mondo della bicicletta) e quello di comparire da subito sul portale Albergabici.it beneficiando di questa presenza già da quest’estate.

I vantaggi riservati alle strutture “PLUS” sono: presenza a rotazione della struttura nella homepage del sito Albergabici.it; visibilità prioritaria nei risultati delle ricerche effettuate sul portale; consegna di attestato e targa Albergabici da esporre all’interno della struttura; possibilità di inserire nella propria scheda tracce gpx di itinerari ciclabili nella zona e percorsi consigliati in bicicletta con partenza dalla struttura ricettiva; priorità nella consultazione da parte di FIAB relativamente all’organizzazione delle oltre 250 iniziative cicloturistiche in bicicletta riservate ai soci; assistenza telefonica da parte del team Albergabici.

Per le strutture che desiderano aderire con una formula più leggera, Albergabici propone il pacchetto BASE da € 49, IVA inclusa, sempre dal 1° novembre 2020 al 31 ottobre 2021, che non prevede la presenza sul catalogo cartaceo, la targa Albergabici da appendere nella struttura e gli altri vantaggi esclusivi della formula PLUS.
Anche con la soluzione BASE, le strutture che sottoscrivono la loro adesione entro il 31 ottobre 2021 avranno in omaggio la presenza anticipata sul portare Albergabici.it, a partire dalla stagione in corso.

Va ricordato, infine, che il servizio offerto da Albergabici è integrato con il portale Bicitalia e consente di visualizzare la posizione di ogni struttura ricettiva presente sul sito, segnalando le migliori piste ciclabili nell’area di riferimento.

Solo chi aderisce al Servizio Plus tra maggio e ottobre sarà presente nel catalogo cartaceo che viene stampato in 25.000 copie e spedito agli oltre 18.000 soci di FIAB in allegato alla rivista di settore BC. Sfoglia il catalogo 2020

L’adesione al servizio scade il 31 ottobre 2021 in modo da poter stampare in tempo per la stagione primavera-estate il catalogo delle strutture Plus.
Per chi si iscrive tra maggio e dicembre il servizio scade il 31 ottobre dell’anno successivo, per chi si iscrive tra gennaio ed aprile il servizio scade il 31 ottobre dell’anno in corso.

Non resta, quindi, che aderire ad Albergabici, e diventare una struttura di riferimento per i tanti cicloturisti, italiani e stranieri, che già da quest’estate inizieranno ad affollare il nostro Paese.

Come incentivare il bike to work? Ecco il Decalogo FIAB per le aziende

Nell’ambito della campagna #PRIMALABICI lanciata da FIAB per promuove l’uso della bicicletta negli spostamenti quotidiani come mezzo sicuro e sostenibile per se stessi e gli altri, la Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta mette a disposizione delle aziende un Decalogo con utili indicazioni per rendere i luoghi di lavoro bike-friendly così da incentivare il bike-to-work tra i lavoratori.

L’iniziativa, rivolta a tutte le aziende pubbliche e private di ogni dimensione, è supportata dall’immagine aggiornata della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI! Attraverso il Decalogo per aziende bike-friendly (che trovate in allegato in fondo all’articolo), FIAB fornisce in modo chiaro e sintetico indicazioni pratiche per aziende di ogni dimensione. Cosa serve a chi sceglie di andare al lavoro in bici? Parcheggiare in sicurezza e potersi cambiare. Ma occorre anche motivare con adeguata comunicazione e incentivi mirati.

Il vademecum tratta ciascun aspetto con soluzioni dal livello minimo a quello buono e ottimo, dagli interventi basilari fino a iniziative più strutturate. Un esempio? All’esigenza di parcheggiare la bici, l’azienda può rispondere con l’installazione di rastrelliere adeguate (intervento minimo), fornire in aggiunta una tettoia (intervento buono), oppure predisporre un locale chiuso dove riporre le biciclette attrezzato per piccole riparazioni (intervento ottimo).

«Anche l’OMS raccomanda di muoversi in bicicletta per garantire il distanziamento sociale e mantenersi in salute – ricorda Alessandro Tursi, presidente FIAB – Senza salute, come abbiamo visto, non c’è economia ne ripresa. Ecco perché tendiamo la mano alle aziende per accompagnarle nelle politiche di responsabilità sociale. Aziende e sindacati assieme possono fare la propria parte per il comune obiettiva del benessere dei lavoratori, e quindi anche dell’azienda e della collettività».

In tema della sicurezza è fondamentale anche nel bike-to-work e l’impegno di FIAB negli anni ha portato ad esempio, nel 2016, al riconoscimento INAIL dell’ infortunio in itinere per chi sceglie di andare al lavoro in bicicletta. Le aziende, inoltre, possono offrire ai dipendenti, come incentivo, la polizza RC per spostamenti in bici. Un’interessante soluzione è l’adesione a CIAB-Club Imprese Amiche della Bicicletta (partner della campagna CASA-LAVORO, PRIMA LA BICI!) che prevede la copertura assicurativa RC per tutti gli spostamenti in bici dei dipendenti. In alternativa, l’azienda può assicurare ciascun dipendente mediante il tesseramento individuale a FIAB, che include la copertura assicurativa RC Bici per danni a terzi provocati in bicicletta.

SCARICA IL DECALOGO

Notizie dai ComuniCiclabili: Ecco la “Bicipolitana – rete ciclabile metropolitana bolognese”: il piano per accelerarne la realizzazione alla luce dell’emergenza sanitaria

Tra sblocco dei cantieri avviati, accelerazione dei progetti programmati e corsie temporanee di connessione sarà realizzata al 60% entro il 2020. Il Sindaco Merola: “Tassello fondamentale per offrire ai cittadini una mobilità sostenibile in sicurezza ed evitare il boom delle auto”.

Una rete metropolitana che a partire da Bologna si estenda a connettere tutti i principali centri abitati, poli produttivi e funzionali del territorio metropolitano. E’ la Bicipolitana che è stata presentata mercoledì mattina in video conferenza stampa dal sindaco metropolitano Virginio Merola, affiancato dal Consigliere metropolitano delegato alla Mobilità Marco Monesi e dall’Assessore del Comune di Bologna alle Politiche per la mobilità Claudio Mazzanti.
La rete sarà composta in totale da 493 km (di cui 145 esistenti); 10 le direttrici principali e 6 le linee complementari (275 km di cui 84 esistenti) integrate con il Biciplan del capoluogo. Il progetto, già previsto dal Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), ha alcuni tratti già realizzati, altri tratti in corso di realizzazione (entro l’anno apriranno la rete ciclabile della Reno-Galliera e il tratto bolognese della Ciclovia del Sole il cui cantiere ripartirà il 4 maggio), altri già finanziati ed altri ancora da realizzare.

“Le misure di distanziamento sociale, l’utilizzo di dispositivi di protezione individuale e le altre strategie per limitare la diffusione del virus soprattutto negli spazi chiusi – ha spiegato Merola – contribuiranno ad aumentare l’uso dell’auto privata che nell’immaginario collettivo inizierà ad essere considerato il sistema di trasporto più sicuro perché garantisce l’isolamento rispetto ai mezzi del trasporto pubblico. È facile quindi prospettare un aumento dell’inquinamento atmosferico e della congestione nelle nostre strade. Occorrono contromisure per mitigare questo scenario ed offrire una mobilità sicura e sostenibile e la Bicipolitana rappresenta un tassello fondamentale di questa strategia, insieme ad altri di cui ho già parlato nei giorni scorsi come il tema degli orari della città e dello smart working, misure strategiche per gestire al meglio la mobilità quotidiana delle persone. Per questo cercheremo di anticiparne e velocizzarne la realizzazione perché ampi tratti siano percorribili già entro il 2020, per far si che nella fase 2 e ancora di più da settembre sia uno strumento in campo per la mobilità dei cittadini”.

Nel dettaglio per anticipare la realizzazione della Bicipolitana (che nel progetto originario doveva essere completata entro il 2030) oltre allo sblocco dei cantieri avviati si anticiperanno alcuni progetti già in programma (94,3 km i chilometri delle direttrici che si realizzeranno accelerando i programmi, di cui 13,3 nel Comune di Bologna) e si crearanno alcune corsie temporanee di connessione per poter cucire tra loro i tratti esistenti.

In questo modo la Bicipolitana entro il 2020 sarà percorribile per quasi il 60% degli oltre 275 km delle 10 direttrici principali per raggiungere il capoluogo. Nel mese di maggio si faranno gli approfondimenti progettuali e finanziari per realizzare le corsie temporanee di connessione entro l’apertura delle scuole.

Il 2020 sarà un anno particolarmente significativo per la rete ciclabile bolognese, non solo per la Bicipolitana, ma anche perchè verranno realizzati importanti tratti di ciclabili sul territorio per un totale di 126 km di nuove piste. Tra queste ricordiamo: l’Asse ciclopedonale metropolitano Santerno, l’asse ciclopedonale metropolitano della Val Sellustra, l’asse ciclopedonale metropolitano della via Emilia-Mordano, il tratto Ganzanigo-Medicina, il collegamento ciclopedonale con l’Unipol Arena a Casalecchio, il collegamento ciclopedonale con APEA Ponte Rizzoli a Ozzano, l’asse ciclopedonale della via Emilia Ozzano-Castel San Pietro Terme, l’asse ciclopedonale della via Emilia Ozzano-San Lazzaro di Savena, la pista ciclabile Rastignano-Pianoro Vecchio e, a Bargellino (Calderara di Reno), l’asse principale via Torretta-via Finelli.

Per quel che riguarda il capoluogo entro il 2020 verranno invece concluse le seguenti direttrici: sviluppo della rete ciclabile dal centro in direzione nord (Stalingrado, Zanardi, Corticella-Croce Coperta a confine Castel Maggiore), corridoio ciclo-eco-ortivo di via delle Bisce, ciclabile in via Stazione Roveri-via della Centralinista-Bike station SFM Roveri, ciclabile Bisce-Ferroviere-Smistamento
Martinetti – Fantoni – Fresatore – Fonditore – Industria – Rot. Modonesi Pilastro – Panzini – Rotonda Visconti – Viadagola (San Donato).

Questo potenziamento della rete ciclabile metropolitana potrà certamente essere rafforzato dagli annunciati finanziamenti regionali e statali per incentivare l’acquisto di bici elettriche e monopattini.

fonte: Città Metropolitana di Bologna.

FIAB: continueremo a pedalare, senza fermarci.

L’emergenza coronavirus ha rallentato molte delle attività di tutti noi e non poteva essere altrimenti anche per le attività di FIAB. Con senso di responsabilità di ognuno di noi, stiamo cercando di capire come affrontare adeguatamente i problemi e dare risposte ai tanti che ci chiedono dettagli e informazioni.

Siamo fiduciosi in un esito positivo di questa emergenza, ma i tempi sono ovviamente la variabile che non riusciamo proprio a prevedere e controllare. Tuttavia crediamo sia utile per tutti e tutte fare riflessioni sul nostro stile di vita.

Sappiamo che ci rivolgiamo già a persone che, proprio grazie all’uso della bicicletta, da tempo stanno affrontando con impegno personale un nuovo modo di vivere le città e anche le vacanze e il tempo libero, ma oggi più che mai abbiamo bisogno che ognuno di noi diventi un ambasciatore/ambasciatrice nei confronti dei propri amici ed amiche o conoscenti affinché si faccia tutti una profonda riflessione su come viviamo la nostra quotidianità di cui la mobilità ne è una parte importante.

Abbiamo bisogno di essere tanti e sempre di più ad “urlare” l’urgenza di affrontare tematiche ambientali che devono essere il fulcro di un nuovo modello di sviluppo: se c’è un elemento positivo di questa vicenda è il netto miglioramento della qualità dell’aria.

Abbiamo bisogno quindi del vostro sostegno che ci permette di continuare a promuovere la mobilità ciclistica come un elemento di forte innovazione nelle politiche per una moderna mobilità quotidiana, più sana, efficiente e rispettosa degli spazi pubblici e dell’ambiente. E mentre sei a casa con i tuoi bimbi o stai lavorando in modalità smart working, non smettere di fare programmi per il “dopo emergenza” e costruiamo insieme un futuro sostenibile.

FIAB c’è se ci sei anche tu: il tuo sostegno è importante. Non vediamo l’ora di incontrarci di nuovo in bicicletta, dovunque tu sia.

Notizie dai ComuniCiclabili: Arezzo. Nuova pista ciclabile.

Arezzo. Terminati i lavori di realizzazione della pista ciclabile in via Pisacane.

Si aggiunge ai percorsi già realizzati in via Mecenate, via Giotto, via Leoni e via Alfieri. Entro maggio realizzato un ulteriore stralcio.

Si tratta di opere previste nel quadro del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola casa-lavoro, predisposto dal ministero dell’Ambiente, che cofinanzia progetti di uno o più enti locali con popolazione superiore a 100.000 abitanti.

“Il Comune di Arezzo – ha specificato il vicesindaco Gianfrancesco Gamurrini – ha stipulato, nell’ambito di questo programma e in vista dell’ottenimento dei relativi finanziamenti una partnership con il Comune di Grosseto. A novembre 2017, dal ministero dell’Ambiente è giunto il definitivo via libera al nostro Piano operativo di dettaglio che prevede la realizzazione di percorsi ciclabili con particolare attenzione a quelli che garantiscono la ricucitura della rete esistente e ai tratti vicini ai plessi scolastici”.

I lavori sono stati appaltati in quattro stralci: quelli relativi al primo, conclusi nel novembre scorso, comprendono i tratti di via Mecenate, via Giotto e parcheggio Baldaccio – parcheggio Rossellino – via Leone Leoni. Completati a dicembre 2019 anche quelli del secondo stralcio relativi al tratto di via Alfieri. I lavori per la realizzazione del terzo stralcio comprendevano, per l’appunto, via Pisacane e largo Pieraccini. C’è infine un quarto stralcio in via Benedetto da Maiano tra la scuola di via Tricca e la chiesa di Santa Maria delle Grazie: il cantiere è attualmente in corso e, salvo imprevisti, vedrà la conclusione entro il 9 maggio. Il complesso dei lavori avrà un costo totale di circa 625.000 euro di cui il 60% a carico del ministero e il restante 40% a carico dell’amministrazione comunale.
La pista ciclabile è bidirezionale, larga 2 metri e mezzo, dotata di segnaletica orizzontale e verticale e con un impianto di illuminazione per le ore serali e notturne. Nuovi corpi illuminanti sono stati installati in corrispondenza dei limitrofi attraversamenti pedonali.

“Siamo ‘bandiera gialla’ della Fiab dallo scorso autunno – ha concluso Gamurrini – quando Arezzo è diventata parte integrante della rete ComuniCiclabili e della grande famiglia della ciclabilità italiana. Continueremo a onorare questo riconoscimento non a parole ma con i fatti in nome della mobilità sostenibile e della scelta della bici come mezzo di trasporto”.

ANCI, Progetto “Tandem. Bici in Comune”: 100 e-bike Iren per i piccoli Comuni

 

Coerente con la propria missione aziendale che prevede, fra l’altro, di unire sviluppo e sostenibilità in un unico valore, Iren, ha deciso di lanciare, in collaborazione con ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni Italiani, il “Progetto Tandem. Bici in Comune” che ha come obiettivo quello di mettere in evidenza le “buone pratiche” in materia di economia circolare, sostenibilità ambientale e mobilità alternativa realizzate, o in corso di realizzazione, da parte dei piccoli Comuni.

In particolare, si tratta di un concorso che mette in palio 100 e-bike (2 per ciascun Comune) che andranno a premiare i Comuni sotto i 3.000 abitanti che proporranno le progettualità più innovative e capaci di incidere positivamente sulle abitudini dei propri cittadini, ma anche dei turisti o dei visitatori occasionali, migliorandone significativamente la qualità della vita, come, ad esempio, impatto sul territorio del progetto presentato, effettiva fruibilità dei servizi che scaturiscono dal progetto per i cittadini, riduzione dell’inquinamento atmosferico, strumenti di comunicazione e sensibilizzazione atti a promuovere l’uso della mobilità sostenibile.
Sarà possibile partecipare compilando ed inviando il form presente sul sito www.biciincomune.it sino al 31 marzo prossimo. Entro il mese di luglio, vi sarà, poi, la proclamazione dei vincitori, designati da un’apposita Giuria tecnica composta da rappresentanti di ANCI ed Iren, oltre che da un esperto di sostenibilità ambientale.

Da sempre attenta ai territori dove opera da oltre un secolo, con il Progetto “Tandem. Bici in Comune”, Iren, con questa collaborazione con ANCI, vuole testimoniare concretamente la propria volontà di contribuire alla crescita in particolare delle piccole realtà locali, anche in coerenza con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda Onu al 2030 e delle politiche nazionali in tema di ambiente.

Per Renato Boero, presidente di Iren, “nel 2019 Iren ha servito oltre 400 Comuni in 11 Regioni per più di 4 milioni di abitanti, pari al 7% della popolazione italiana. Sono numeri che fotografano l’importanza a livello nazionale di un Gruppo di rilevanza sistemica sotto il profilo dimensionale ed economico. Oggi Iren ha l’ambizione di essere un attore chiave a livello nazionale per abilitare lo sviluppo dei territori serviti aiutandoli ad affrontare le sfide di transizione energetica, di economia circolare e i nuovi scenari di innovazione nei servizi”.
“Partecipare insieme ad Anci a questa iniziativa che premia i piccoli comuni per la loro capacità di progettare iniziative di economia sostenibile ci rende particolarmente orgogliosi. La sostenibilità è uno dei pilastri strategici del nostro piano industriale e, con il progetto Tandem, il Gruppo contribuisce a promuovere la mobilità sostenibile anche in piccoli comuni dopo aver già lanciato con successo sui propri territori servizi di e-bike, di scooter sharing elettrico e di auto elettriche”, ha affermato l’amministratore delegato di Iren Massimiliano Bianco.

“Sono contento di lanciare una iniziativa destinata ai Comuni più piccoli. Sono convinto, infatti, che la cultura e la pratica della sostenibilità, basate sull’innovazione, siano un’esigenza di ogni comune, a prescindere dalla classe demografica di appartenenza”, evidenzia il presidente di Anci Antonio Decaro. “Inoltre, le due biciclette elettriche che verranno riconosciute come premio, potranno essere funzionali agli spostamenti del personale del Comune o messe a disposizione dei cittadini: sappiamo bene, infatti, come non necessariamente un Comune con pochi abitanti occupi una superficie poco estesa e proprio questo complica ulteriormente la gestione amministrativa del territorio. Solleciterò volentieri i sindaci dei Comuni più piccoli a candidarsi. E ringrazio Iren per la sensibilità e l’attenzione che ci dimostra”.

“Sono molto soddisfatto di questa prima iniziativa avviata da ANCI insieme ad IREN, che ringrazio per aver accolto sin da subito lo stimolo a coinvolgere e sensibilizzare i piccoli Comuni”, sottolinea il vicepresidente vicario Anci Roberto Pella. “Premiare le iniziative meritevoli dei Comuni su economia circolare e sostenibilità significa dare concretezza a politiche attive per la promozione della salute e di corretti stili di vita dei cittadini e promuovere innovazione e marketing territoriale. Tutti temi al centro dell’azione dell’Anci, specie dei Giovani Amministratori che, in occasione dell’ultima assemblea, hanno presentato il Manifesto di Olbia proprio su questi temi.”

“E’ un progetto di grandissimo significato per le piccole comunità che a volte sembrano non interessate al tema della mobilità sostenibile come accade nei grandi centri urbani”, commenta da parte sua il delegato Piccoli Comuni Anci e sindaco di Cerignale, Massimo Castelli. Partendo da questa iniziativa, “bisognerebbe sviluppare uno studio su politiche di mobilità in linea con le esigenze dei piccoli centri. Ma anche – si augura Castelli – valutare le ricadute turistiche che in alcune zone periferiche può avere la costruzione di una pista ciclabile, utile volano per pensare itinerari mirati”.

Fonte: http://www.anci.it/anci-progetto-tandem-bici-in-comune-100-e-bike-iren-per-i-piccoli-comuni/