di Raffaele Di Marcello
Oltre 150 miliardi di euro l’anno i benefici della ciclabilità per i cittadini dell’UE.
Lo afferma un rapporto dell’ECF – European Cyclist’s Federation – organizzazione europea di cui FIAB è parte attiva.
I
vantaggi dell’uso della bicicletta, stimati per le ricadute sulla
salute, sull’economia e sull’ambiente, sono ancora più evidenti se si
raffrontano con i dati di un recente studio pubblicato dalla Commissione
europea, che ha stimato le esternalità negative (vale a dire i costi
per l’ambiente, la salute e la mobilità) del trasporto stradale
motorizzato, a più di 800 miliardi di euro l’anno.
Per
sbloccare il potenziale della ciclabilità, sono necessari ulteriori e
migliori investimenti nel prossimo Quadro Finanziario Pluriennale
dell’UE (2021/2027). ECF richiede un volume di investimenti di almeno 3
miliardi di euro.
Milano, 10 aprile 2019
Il
4 aprile scorso, nel corso di un evento organizzato con la Presidenza
rumena del Consiglio dell’Unione Europea e il progetto Interreg CHIPS
(Cycle Highways Innovation for smarter People Transport and Spatial
Planning), la European Cyclists’ Federation (ECF) ha lanciato il suo
rapporto “I vantaggi della ciclabilità: sbloccare il loro potenziale per l’Europa“.
Secondo
i dati calcolati da ECF, la bicicletta crea benefici per almeno 150
miliardi di euro ogni anno nell’Unione europea (compreso il Regno
Unito). Questa cifra include solo le tematiche per le quali sono
disponibili metodologie per calcolare i benefici. Sarebbe probabilmente
molto più alto se le cifre fossero disponibili anche per gli altri
benefici della ciclabilità che il rapporto identifica, come il
miglioramento dell’accessibilità o l’uso efficiente dello spazio
pubblico nelle città.
Oltre 90 miliardi di euro di
benefici sono esternalità positive per l’ambiente, la salute pubblica e
il sistema di mobilità. In confronto, un recente studio pubblicato dalla Commissione europea
ha stimato le esternalità negative (vale a dire i costi per l’ambiente,
la salute e la mobilità) del trasporto stradale motorizzato a oltre 800
miliardi di euro l’anno.
La relazione sottolinea che i
benefici dell’uso della bicicletta non si manifestano solo in settori
specifici e isolati come i trasporti o la politica ambientale, ma in
molti altri settori in cui l’UE ha competenze, come la politica
industriale, l’occupazione, la sanità e la politica sociale. L’ECF
pertanto richiama e integra la strategia europea per il ciclismo che include questi ambiti e considera la ciclabilità in tutti i settori politici pertinenti.
Un
gran numero di paesi europei ha ancora molte potenzialità per
raggiungere livelli più alti di ciclabilità. Per aumentare il numero di
ciclisti e diminuire le esternalità negative del trasporto stradale
motorizzato, non è necessario solo un quadro politico europeo integrato,
ma anche finanziamenti adeguati. Come ha sottolineato il segretario
generale dell’ECF, Cristian Stoica, durante il discorso di apertura
dell’incontro del 4 aprile, citando James W. Frick: “Non dirmi dove sono
le tue priorità. Mostrami dove spendi i tuoi soldi e ti dirò quali
sono.”
Con il prossimo quadro finanziario pluriennale,
attualmente in corso di definizione, l’UE ha un’eccellente opportunità
per aumentare i mezzi finanziari disponibili per promuovere la
bicicletta in tutti i flussi di finanziamento pertinenti, tra cui
finanziamenti regionali, programmi di ricerca e sostegno alle PMI. ECF
chiede che gli investimenti dell’UE per la ciclabilità vengano aumentati
ad almeno 3 miliardi di euro, rispetto a circa 2 miliardi di euro
dell’attuale periodo di finanziamento.
In Italia, anche grazie a FIAB, l’economia della bicicletta inizia a dare i suoi frutti, come dimostra il grafico pubblicato. Sono stati investiti, e sono previsti investimenti, anche grazie a fondi dell’Unione Europea, ma c’è ancora molto lavoro da fare. L’appello di ECF, quindi, arriva a proposito per far si che in Europa, e nel nostro Paese, le infrastrutture e le politiche per la ciclibilità possano ampliare i positivi effetti, anche economici, per tutti i cittadini.
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